martedì 18 dicembre 2012

Le idee di tutti per risparmiare in comune: il caso di Piacenza



Segnaliamo che il comune di Piacenza ha da poco realizzato un percorso partecipativo sulla spending review (cioè sulla revisione delle spese finalizzata al taglio degli sprechi e al miglior utilizzo delle risorse). Il comune ha raccolto - sia tramite segnalazioni consegnate direttamente agli uffici, sia on-line su uno spazio web dedicato - i suggerimenti dei cittadini per un uso più razionale delle risorse, con l'obiettivo di conciliare risparmio economico e qualità dei servizi erogati.


Ecco una breve sintesi di alcune delle proposte avanzate dai cittadini piacentini, organizzate per aree tematiche:

  • gestione degli uffici e delle strutture comunali: accorpamento/razionalizzazione delle sedi comunali, revisione dei costi telefonici (utilizzo di internet, razionalizzazione degli operatori in uso), riduzione delle consulenze, utilizzo di software libero al posto di quello con licenze commerciali;
  • risparmio energetico: disalimentare tutte le apparecchiature elettriche in stand by, razionalizzazione dell'illuminazione pubblica in alcune zone cittadine, migliorare la coibentazione dei tetti degli edifici pubblici, controlli contro gli sprechi su illuminazione e riscaldamento negli edifici pubblici;
  • nidi e servizi per l’infanzia, scuole: verifica dei contributi elargiti sui buoni libro, utilizzo di libri di testo di proprietà della scuola e affittati alle famiglie a prezzi vantaggiosi;
  • funzionamento dei servizi alla persona (per anziani, famiglie, persone in difficoltà): nessuna proposta;
  • edilizia residenziale pubblica: completare la vendita di case popolari, la trasformazione del diritto di superficie/proprietà vincolata; 
  • lavoro, imprese e commercio: nessuna proposta;
  • opere pubbliche e viabilità (nuove realizzazioni, ristrutturazioni, manutenzione strade e fabbricati, segnaletica): verificare la corrispondenza fra l'orario effettivo di pulizia delle strade e quello indicato nei divieti di sosta (per evitare che l'operazione di pulizia sia effettuata quando ancora molte macchine sono parcheggiate); sostituire le aiuole pubbliche con altre che abbiano minori necessità di manutenzione;
  • servizi culturali (musei, teatri, biblioteche): anticipare la programmazione degli eventi culturali e quindi anche la loro pubblicizzazione, per evitare sprechi legati alla stampa di materiale promozionale in eccesso o che non si riesce poi a distribuire in tempo;
  • altri servizi erogati dal Comune (illuminazione pubblica, manutenzione verde, servizi cimiteriali, ...)
  • altri temi: razionalizzazione del parco auto comunale ed utilizzo delle automobili in condivisione con altri enti/istituzioni (provincia, Asl ecc.), contratti di assicurazione legati all'effettivo chilometraggio delle auto pubbliche.
Il comune di Piacenza (con una popolazione più o meno doppia di quella di Siena), ha risparmiato in un anno circa 53mila euro di soli costi telefonici, con una risparmio che si aggira intorno al 10%.

Alcune di queste proposte possono interessare anche Siena. Ciascuno di noi può dare un contributo o suggerire un'idea, un aspetto, un settore sul quale tagliare gli sprechi e ridurre i costi senza abbassare gli standard dei servizi erogati.

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